da insieme per Procida ai commercianti

Ciao Peppino,
abbiamo scritto una lettera destinata ai commercianti che da domani verrà consegnata “porta a porta” dai candidati presso gli esercizi commerciali. Ti chiedo, se puoi, di pubblicarla. Ciao, Valerio
Cara commerciante, caro commerciante,
Il prossimo 28 e 29 marzo sarai chiamato a votare anche per il Comune di Procida.
Non è mai superfluo ricordarti, innanzitutto, come la tua partecipazione al voto è quanto mai essenziale nella scelta del prossimo governo dell’isola. L’astensionismo è un favore all’indifferenza e all’immobilismo, è lasciare che altri scelgano per te il tuo futuro. Continua a leggere

Siamo alla frutta!


Non so se ridere o piangere ma ho l’impressione che con questa campagna elettorale abbiamo toccato il fondo (se mai ce n’è uno)!
Siamo alle invettive più basse formato “cavaliere” (non la pasticceria) dove comunista è un insulto e vincoli una brutta parola che niente ha a che vedere con la parola “leggi”. C’è mancato poco che non abbiano scritto che pure Aniello è comunista anche sa la costruzione delle due frasi precedenti lo lascia intendere! Siamo davanti a gente disperata e a corto di argomenti che non ha di meglio che parlare male degli altri e del loro operato perché chiaramente se si sposta l’obbiettivo sul Loro operato di cose da dire e di domande da fare ce ne sono molte! Ma con il massimo aplomb (che però io chiamerei faccia di bronzo) si dedicano a informare la gente dei “Grossi guai” che sono stai fatti negli anni indietro da comunisti e soci sperando di farci dimenticare quelli sicuramente più “freschi” e sotto gli occhi di tutti fatti da loro. Ma chi può dimenticarsi il problema sepa, i cassonetti interrati, il porto che non si è venduto solo per mancanza di acquirenti, il bidone “dissociatore molecolare” scongiurato solo per la determinazione e la netta opposizione della parte più attiva della cittadinanza, ecc. ecc. ecc.?
Una sola cosa mi consola: so per certo che da bravi amministratori di voti, i conti se li sanno fare per cui se sono così nervosi e segno che veramente il vento sta cambiando.
Amen!

La pagliuzza e la trave

(riceviamo e pubblichiamo)Un piccolo promemoria per l’ex bancario Pasquale Lubrano
Come simpatizzanti della lista Insieme per Procida, vorremmo dire la nostra su un aspetto davvero singolare della campagna elettorale in corso. Leggiamo da tempo, prima con un certo spasso, come gag di un bravo comico, poi con crescenti sbadigli, pagine e pagine di furiose e apocalittiche presentazioni degli anni 1989-1992, in cui fu sindaco di Procida Aniello Scotto di Santolo, che attualmente guida la lista Insieme per Procida.
Le scrive Pasquale Lubrano che appoggia a spada tratta la lista dell’amministrazione uscente. Il succo delle sue riflessioni ossessive è presto detto: per due-tre anni a Procida è passato Attila/Aniello, il flagello dell’isola, che da allora non si è più ripresa. Si è fatto tanto per liberarcene, e ora il mostro può tornare: è a rischio l’agibilità democratica. Continua a leggere

Non venderti il voto, non venderti il futuro.

Caro procidano,
sei stato avvicinato da qualche losco figuro che ti ha offerto un telefonino, un giubbino o ancora più squallidamente dei soldi in cambio del tuo voto.
Lo so, credi che la politica sia una cosa sporca e vuoi fare pure tu il cinico, per cui non ti parlo di etica o di morale, ma fatti un po i conti!
Chi si offre di comprarti il voto non vuole certo farti un regalo, vuole andare nella stanza dei bottoni a fare i suoi interessi, vuole moltiplicare almeno per dieci i soldi che ti ha dato. Tu penserai che non è un tuo problema ed è qui che ti sbagli! Perchè per fare i suoi interessi, questo “signore” deve vendersi un’altro pezzo della Tua isola (compromettendo la qualità della vita, tua e dei tuoi cari) oppure farà ancora debiti che ricadranno su di te e sui tuoi figli, a meno che non vai via dall’Italia!
Se hai idee poco chiare sulla situazione politica puoi non andare a votare, almeno fai capire a chi si occupa di politica seriamente che si deve sforzare di più per farti capire e farti partecipare ma, ti prego, non venderti il futuro (tuo e dei tuoi) per una manciata di euro.
peppino capobianchi