Per una volta non sono d’accordo con Cotroneo che nel suo articolo del 1 agosto giudica grossomodo positivamente l’iniziativa del sindaco di Milano che costituisce a suo dire “un giro di vite, perlomeno simbolico” sull’uso dell’alcol da parte degli adolescenti.
Preoccupa moltissimo anche me che siano sempre più i ragazzi che fanno abuso di alcolici ma ho almeno due dubbi:
- l’abuso di alcol da parte giovani sempre più giovani è il campanello di allarme di un disagio sociale. Si può risolvere l’emergenza staccando il campanello? Non vorrei fare il moralista ma non potrebbe essere che questi adolescenti sono un po troppo lasciati in balia di se stessi senza guide ne punti di riferimento?
- il fascino del proibito è sempre stato grandissimo e non so quanti di quelli che hanno almeno provato uno spinello non l’abbiano fatto sotto questa spinta. Non c’è il rischio di ottenere l’effetto contrario?
Per carità non penso di avere in tasca la soluzione e forse il merito della Moratti è stato quello di mettere il problema sotto il riflettore. Ma purtroppo affrontare problemi così grandi con soluzioni così “semplici” a me puzza sempre di demagogia!