“Dagli scarti dei prodotti a base di caffé serviti dalla catena Starbucks, i ricercatori dell’Università del Nevada sono riusciti ad estrarre dall’11 al 20% di olio per ogni quantità lavorata, che poi hanno convertito in biodiesel.”
Riporto questa notizia per vari motivi:
- la prospettiva di alternativa al petrolio (che non venga pero dai vegetali che si è dimostrata disastrosa)
- il fatto che stiamo parlando di scarti alimentari e quindi valorizzazione degli stessi (che ci riporta la tema della differenziata)
- la possibilità che in futuro via principe umberto (e tutte le strade del mondo) possano profumare al caffè
- la probabilità di vedere code di motorizzati ai bar a recuperare un po della preziosa posa per farsi un po di carburante 😉