Parte la mensa scolastica

Dal sito di Insieme per Procida apprendiamo che lunedì p.v. parte il servizio di mensa, che sarà interamente a carico delle famiglie e che costerà 3.33 euro a pasto.
La morale è sempre la stessa : chi ci governa fa scelte “allegre” e poi quando non si trova con i conti chiede al cittadino di stringere la cinghia . Non metto in dubbio che la prima responsabilità del cittadino è la scelta degli amministratori ma mi sembra troppo facile dare per scontato che bisogna fare tagli “perché mancano i soldi” come se la causa fosse una calamità naturale che arriva da cielo!
Mi potrete dire che alla fine dei conti 3.33 euro a pasto non sono poi molti ma se considerate che fanno 70 euro circa al mese e che alcune famiglie hanno più di un figlio a scuola forse il discorso si fa un pò più critico.
Si potrebbe anche dire che tagliare sulla scuola significa tagliare sul futuro, ma questo poi sarebbe pretendere troppo dai nostri miopi amministratori (parlo di tutti, a cominciare da quelli a Roma)

GLI INCENERITORI AUMENTANO LE MALATTIE TUMORALI?

(da Amato Lamberti – il mediano)…I favorevoli hanno vinto, gli impianti sono stati costruiti, le malattie tumorali, e anche quelle polmonari, allergiche, linfatiche, respiratorie, sono aumentate e una percentuale sempre più alta di popolazione viene accompagnata anzitempo al cimitero. Naturalmente coloro che, a Brescia, a Padova, a Parigi, a Vienna, a Francoforte, sostengono che gli inceneritori sono la causa prima dell’aumento delle malattie tumorali nella popolazione,sono accusati di fare terrorismo psicologico e di essere disfattisti. Esattamente come avviene a Napoli, ad Acerra, a Terzigno. Rispondono sempre: dov’è la prova del rapporto senza ombra di dubbio del collegamento inscindibile tra combustione dei rifiuti e malattie tumorali?

Sono stati sommersi da studi, ricerche, analisi epidemiologiche, come ben sanno gli studiosi, medici, biologi, ricercatori, realizzati in tutto il mondo. Non gli bastano: a difesa di sporchi interessi hanno schierato i loro giornali, le loro televisioni,i loro cattedratici, i loro opinionisti. Tutti a ripetere: dov’è la prova certa e inconfutabile?…vai all’articolo

Strane manovre del Cineclub Procida

(Su segnalazione di un lettore pubblichiamo questo articolo tratto da procida blogolandia su una associazione fondata del nostro attuale assessore al turismo)Il Cineclub Procida, associazione fondata da Fabrizio Borgogna, che nel corso degli ultimi anni ha sviluppato una serie di progetti per il servizio civile nazionale a Procida, ma anche per altri Enti pubblici e privati, è finito nell’occhio del ciclone. Infatti l’on. Erica Rivolta (Lnp) denuncia in una interrogazione parlamentare, denuncia irregolarità nella regolamentazione degli enti del servizio civile. Dal 2005 il Servizio Civile Nazionale ha approvato e riconfermato ogni anno il progetto Bibliopolis incorporando 600 volontari nonostante il progetto sia mal riuscito: Come è possibile finanziare in modo così esoso un progetto senza alcun controllo?

AVARIA IDROAMBULANZA: si moltiplicano le difficoltà per i trasferimenti dei malati in terraferma.

AVARIA IDROAMBULANZA: si moltiplicano le difficoltà per i trasferimenti
dei malati in terraferma.

Negli ultimi giorni, complice anche il maltempo abbiamo registrato vari casi problematici di ricovero di cittadini procidani:

  • Nella settimana scorsa un bimbo di 2 anni con problemi all’apparato digerente non diagnosticabili con gli strumenti presenti nel nostro presidio Isolano, dopo oltre 5 ore di tira e molla a causa del vento forte e del mare molto agitato è stato trasferito con un gozzo privato al porto di Monte di Procida, senza assistenza sanitaria nel trasporto. Dove è il Trasporto Infermi del 118 ? Dove l’assistenza sanitaria al trasporto?
  • Venerdì u.s. (12 novembre) un altro bimbo di 2 anni e mezzo con febbre alta e importanti difficoltà respiratorie (rivelatasi poi una polmonite virale) e stato trasferito alla Schiana in auto privata sul traghetto di linea. Il pediatra e i genitori hanno valutato che dovendo usare il traghetto (che stava per arrivare nel porto di Procida) non si poteva rischiare di perderlo attivando il 118 per il trasferimento. Anche in questo caso il trasferimento è stato effettuato senza assistenza.
  • Domenica 14 novembre una signora che alle 13 ha avuto un problema di un bolo alimentare che bloccava l’esofago, dopo essere stata soccorsa (e neanche registrata) al presidio di Procida, è riuscita a raggiungere il Cardarelli solo alle ore 18 e per poco ha rischiato di dover attendere il giorno dopo per l’intervento (ritrovandosi in ogni caso danni all’esofago per il ritardato intervento gastroscopico) .
  • Lunedì u.s. una signora con frattura esposta al piede si è dovuta ricoverare a Napoli “zompettando” perché costretta a prendere l’aliscafo per non arrivare troppo tardi in ospedale. Evidentemente il rischio che ha corso per un trasporto scorretto e non assistito da un sanitario è stato notevole.

L’idroambulanza è per i procidani vitale considerando che la media è di circa 200 interventi all’anno. D’altronde non è sempre possibile ricorrere all’elicottero sia per le difficoltà causate dal cattivo tempo sia perché il 118 chiede ai medici di certificare l’imminente pericolo di vita per fare alzare il velivolo.
Dobbiamo chiedere con forza che il servizio venga immediatamente ripristinato senza aspettare che si verifichi una tragedia come negli anni 80 quando una ragazza vittima di un incidente stradale, per una serie di concause tra cui la mancanza temporanea della motovedetta, non arrivò in tempo in ospedale.
Facciamo pressione sulle autorità affinché spingano chi di dovere a ripristinare questo servizio per noi fondamentale.
Al momento le azioni intraprese dall’amministrazione non hanno avuto esito e il gruppo di minoranza Insieme per Procida  ha preparato questa interrogazione da sottoporre a:
. consiglio comunale
. regione
. ministero sanità
. ministero trasporti

Rifiutizero:anche a Procida si può fare

Sono più che mai convinto che dietro la crisi dei rifiuti in Campania ci sia un progetto scellerato che vede insieme potere politico, grossi gruppi industriali del nord e camorra per cui non sono d’accordo a buttare la croce addosso ai sindaci e le amministrazioni locali.
Tuttavia devo riconoscere che gli amministratori sul territorio possono fare molto e lo hanno dimostrato e lo dimostrano le prese di posizione dei sindaci che si oppongono con forza ai diktat dissennati che vengono dal potere centrale. A riprova di quanto detto vi propongo qualche estratto di questo articolo (che vi consiglio di leggere per intero) sulla posizione presa dall’amministrazione del comune di Somma Vesuviana. Azioni come questa hanno un grosso valore simbolico poiché gridano al mondo con la forza dei fatti che il sud, anche il profondo sud non è solo camorra, clientelismo e malcostume.
La giunta Allocca aderisce al Protocollo “Rifiuti zero entro il 2020” per ribadire il No all’inceneritore e alle discariche. Si al centro di riuso e di compostaggio.[…]A chi rivolgersi se il governo centrale fluttua nei moti ondosi e insidiosi della crisi politica, e gli enti sovra comunali, preposti alla macrogestione dello smaltimento rifiuti, sono in fase di destabilizzazione? I comuni virtuosi, quelli che hanno compiuto dal 2008 ad oggi piccoli ma importanti passi nel sistema di raccolta differenziata, sono arrivati alla conclusione che è inutile protestare o minacciare dimissioni e atti estremi; l’unica soluzione, forse, è quella di andare oltre, cercando strade alternative alle discariche, strade che prima o poi possano portare a una società senza rifiuti[…]il comune di Somma, annoverato tra i comuni virtuosi nonostante le difficoltà persistenti a livello regionale, ha scelto di aderire al protocollo “Rifiuti zero entro il 2020”. Perseguire una strategia Rifiuti Zero stabilendo per il 2011 il raggiungimento del 75% di raccolta differenziata: questa la sfida accolta dall’amministrazione Allocca. Il primo passo- ci spiega il sindaco- sarà quello di chiedere all’Amministrazione Provinciale la possibilità di gestire a livello comunale il servizio di raccolta differenziata in modo da istituire entro il 2011 un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche per la sola parte di tariffa variabile”. Il progetto prevede la realizzazione di un centro comunale per la riparazione e il riuso volto a riammettere nei cicli di utilizzo i beni durevoli e gli imballaggi; corsi di formazione-informazione per gli operatori ecologici e il personale dell’ente finalizzati a ridurre gli sprechi e di favorire lo sviluppo di un mercato per il ricorso a beni e servizi basati su materiali riciclati.”

Mi chiedo e Vi chiedo se tutto questo non si potrebbe fare anche a Procida. Ma forse è troppo chiedere ai nostri attuali amministratori?

Cava Sari: inquinamento delle falde

Ho trovato sul sito di Insiemeperprocida questo documento dell’ordine dei chimici sullo stato delle falde acquifere nei dintorni della ex Cava Sari (la discarica nell’area di Terzigno).
Non sono un chimico e mi rendo conto che il linguaggio tecnico può allontanarci della comprensione del problema ma questo paragrafo mi ha colpito nelle conclusioni (ho messo in grassetto le cose importanti):
“Tuttavia pur ritenendo necessario approfondire lo studio anzidetto, nonostante i risultati delle analisi dell’ARPAC e quelli dell’ASIA, abbiano puntualmente evidenziato il superamento delle CSC di molti parametri e tra questi, quelli di metalli pericolosi e di sostanze fortemente cancerogene, appare grave ed incomprensibile che non siano state adottate dall’ASIA e dagli organi preposti al controllo tutte le procedure operative previste dall’art.242 del D.Leg.vo 152/2006.
L’adozione di tali misure andava attuata sin dai primi rilievi eseguiti dall’ARPAC, nel 2009, in un area in cui lo stato ambientale risultava già fortemente compromesso, erano auspicabili solo interventi volti al suo risanamento.
Sono invece state adottate, scelte non solo in deroga alle normative vigenti, ma volte anche a compromettere in maniera irreversibile tutta un area protetta.”

Non aggiungo altro.

Der Spiegel: Agli italiani piace Berlusconi

E’ un quadretto poco lusinghiero sul nostro paese e sulla nostra politica quello stilato del settimanale tedesco Der Spiegel, che poi mette in guardia: Silvio andrà a casa solo “per le sue responsabilità ed incapacità, non per altro”
 
 Lo stile di Berlusconi agli italiani piace. Per questo non cadrà
“In molti lo considerano come un malato, ma molti altri invece continuano a fare il tifo per lui”. Questo è il quadretto che fa Der Spiegel degli italiani[…] Famiglia Cristiana ha descritto Berlusconi come “malato e infermo di mente”, altri (L’Economist) l’hanno deriso col termine “Burlesque-oni“. Ma il primo ministro – appunta il settimanale tedesco – è un populista, uno che consoce la sua gente. Tanto – azzarda Der Spiegel –  che la maggioranza degli elettori, magari solo segretamente, è d’accordo con lui. Questo spiega perché non reca alcun danno (in termini elettorali) a Berlusconi che si può permettere di dire: “E ‘ meglio con le belle ragazze che essere gay“. Dopo tutto, molte mamme italiane direbbero la stessa cosa”. Un giudizio impietoso, quello del giornale tedesco a cui però, purtroppo, non è facile controbattere…vai all’articolo di Pietro Salvato su giornalettismo.com

AVANTI CON GLI INCENERITORI!

(Un altro atto di denuncia della commistione tra potere, camorra e rifuti dii Amato Lamberti) Alla fin fine, le proteste dei cittadini sono servite a giustificare la nascita “necessaria” di nuovi inceneritori. Quanto alle malattie, c’è pure la risposta bella e pronta: «Prima o poi dobbiamo pur morire!»

foto di christian peter

foto di christian peter

Amen. E così sia. L’ultima, in ordine di tempo, emergenza rifiuti è servita perfettamente allo scopo per il quale era stata programmata: costruire  due, anzi tre, nuovi termovalorizzatori in Campania…vai all’articolo