La rampa di accesso degli aliscafi

Caro Peppino allego in formato word quanto è stato pubblicato ieri sul golfo a firma Guglilmo Taliercio circa il costruendo pontile per attracco aliscafi nel porto commerciale di Marina Grande, poichè penso meriti la dovuta diffusione.
Cari saluti Franco Ridda
La rampa di accesso al nuovo pontile degli aliscafi va rimossa

Sia il consigliere Fabrizio Borgogna, in una interrogazione, che l’Assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Capezzuto, in una nota inviata alla Regione Campania settore Protezione Civile, chiedono di sostituire l’attuale mega rampa in cemento con una più leggera e “compatibile” con l’ambiente.

Guglielmo Taliercio | Procida – Appena passato il Ferragosto la discussione politica si anima intorno alla costruzione del nuovo pontile degli aliscafi nel porto commerciale di Marina Grande. Oltre a tanti cittadini, anche i rappresentanti delle forze politiche, infatti, a partire da Fabrizio Borgogna che ha presentata una interrogazione, all’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Capezzuto che ha inviato una nota alla Regione Campania, settore programmazione interventi del territorio (ufficio che ha curato la progettazione e copertura finanziaria) e al direttore dei lavori, ing. Attilio de Vita, sono concordi sul fatto che quella rampa vada demolita e sostituita. Nell’interrogazione del consigliere Fabrizio Borgogna si legge:
“Rilevato che
* sull’isola ci sono forti contraddizioni tra quelle che sono le opere pubbliche e quelle costruite da privati. Ad esempio, basta confrontare i lavori realizzati a Marina Grande – nel porto turistico e quello commerciale – con imponenti opere di cementificazione, e quelle realizzate a Marina Chiaiolella, dove sono state sempre imposte strutture leggere, galleggianti o removibili;
* il costruendo pontile degli aliscafi, al di là della smisuratezza dell’opera (confrontato con strutture più leggere, ed egualmente funzionali, nei porti di Ischia e Casamicciola, indiscusse mete turistiche di livello internazionale) presenta numerose sbavature:
1. tombatura, mediante massetto di cemento, di un antico e caratteristico scivolo (unico peraltro rimasto a Marina Grande) presente in numerose foto d’epoca;
2. preclusione di qualsiasi, eventuale, futuro allungamento della banchina verso il mare ritenuto da vari esperti urbanistici indispensabile per una migliore funzionalità del porto;
3. interruzione del naturale deflusso delle acque pluviali provenienti da Via Libertà con conseguente e molto probabile allagamento dell’intero porto e dei negozi antistanti;
4. creazione, con lo scivolo d’ingresso, di un’insormontabile barriera architettonica, non solo per i disabili, ma anche per semplici utenti che saranno costretti a mini tour de force per arrivare all’aliscafo, soprattutto per quelli con bambini o bagagli al seguito;
5. lentezza nella realizzazione dell’opera con evidenti disagi per i pedoni ed il traffico veicolare e marittimo, nonché per l’immagine del territorio; senza tralasciare, poi, i pericoli per la salute pubblica con costanti e prolungati rumori durante l’intera giornata, ed il continuo alzarsi di polveri nocive; á”
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda le considerazioni dell’Assessore Vincenzo Capezzuto che scrive: “l’impatto prodotto dalla rampa di raccordo pontile/banchina, così come realizzata, è particolarmente negativo – anche a giudizio della cittadinanza – e quindi in disarmonia con il contesto urbano. Ritenuto pertanto la tutela dei valori storico-architettonici ed ambientali del sito CHIEDO alla struttura regionale ed alla direzione dei lavori di disporre per la immediata sostituzione dell’attuale rampa con struttura leggera, alla pari del calpestio del pontile, ponendo anche attenzione e cura al punto di attacco con la banchina, che assolutamente non deve comportare ostacolo al corretto e rapido deflusso in mare delle acque piovane della banchina e di quelle provenienti da via Libertà.” Speriamo che, alla ripresa dei lavori dopo il periodo di ferie, le strutture tecniche preposte, comprese quelle comunali, si attivino nel minor tempo possibile per ripianare le distrazioni emerse nella realizzazione dell’opera. 1

11 pensieri su “La rampa di accesso degli aliscafi

  1. Caro p.c. io rimuoverei dall’isola sia Borgogna che Capezzuto altro che pontile degli aliscafi, sono altre le cose serie,ogni volta che si fa qualcosa subito esce qualcuno che è contrario, basta.un saluto

  2. Posso dirmi “sulla stessa lunghezza d’onda” di Gigi….tralasciando il punto 1(cioè l’indubbio valore affettivo dello scivolo e delle foto d’epoca),gli altri mi sembrano almeno pretestuosi:
    2) si parla di possibile allargamento della banchina legandolo al concetto di compatibilità ambientale (concetto un po’ inflazionato e molto di moda a Procida)
    3)Via Libertà non è il Rio delle Amazzoni…il pontile, me ne sono accertato oggi è provvisto di grata e dreni (che dovranno essere opportunamente manotenuti indubbiamente), la strada,o quello che ne resta, se ci fate caso pende leggermente verso il mare in modo da favorire altre vie all’acqua….
    4)sulla barriera architettonica non vedo cosa ci sia da discutere è uno scivolo…andrebbe verificata la pendenza (oggi non mi sono portato il metro),ma sicuramente i “semplici utenti” non saranno costretti ad un “tour de force” (e nemmeno ad un Tour de France) visto che il nuovo pontile dista non più di 10 metri dal vecchio
    5)non ho mai visto un’opera pubbica in Italia rispettare i tempi di consegna (alcune varianti della TAV furono ultimate ben oltre 20 anni fa….) e comunque entro certi limiti la ditta deve assumersi le proprie responsabilità
    queste le mie opinioni

  3. Sono d’accordo in parte con Gigi e Andrea, in ogni caso al di là delle critiche, penso era più opportuno realizzare un opera molto più semplice, io avrei optato per un pontile come il vecchio, semmai un pò più largo, anche se realizzato in cemento armato ma ricoperto tutto con robusto legno imputriscibile, si sarebbe senz’altro ben inserito nell’insieme architettonico del porto, portandone arricchimento. Di ben altro tono sono i commenti che si leggono nel sito “www.risveglio.splinder.com”, dove anche in argomenti diversi, il presente pontile viene associato ad una rampa di atterraggio di aeromobili-

  4. Probabilmente è così grande perchè sopra non ospiterà solo i passeggeri in transito.
    Vorrei tanto vedere il progetto…

  5. anche oggi per curiosità sono andato a dare un’occhiata a quest’oggetto misterioso…anche oggi,purtroppo, ho dimenticato il metro per prendere le misure….sicuramente l’attuale costruzione ha dimensioni nettamente maggiori della precedente ma dubito che possà ospitare una piscina olimpica o una pista di atterraggio per gli U.F.O. francamente sono scettico anche sulla possibilità di potervi alloggiare le biglietterie (magari verrò smentito…ma questa eventualità eviterebbe i famosi “tour de force” sopracitati)

  6. Ha ragione Ciro, ci vorrebbe il progetto, ma visto che ormai il più è fatto, aspettiamo la fine dei lavori, può darsi che allora il tutto sarà molto più apprezzato come lo è stato per la celerità con cui si sono svolti i lavori. Certamente si tratta di una grande opera, ma visto così sembra solo un’ammasso di cemento armato, è come quando si vede una casa al grezzo. Sicuramente i progettisti avranno ben valutato il tutto e sopratutto l’impatto ambientale e certamente non si avranno allagamenti e cose varie, quindi lasciamo le chiacchiere a chi ne vuol fare anche se si tratta di giornali e aspettiamo la fine dei lavori, speriamo solo che non nascono lunghe questioni legali. La cosa certa che non è andata giù a molti compreso me, è stata l’eliminazione della scarpetta, cosa che si evitava costrendo un pontile più piccolo.

  7. Dubito anch’io che possano piazzare li la biglietteria più che per motivi di spazio per motivi logistici…significherebbe differenziare la biglietteria dei traghetti, con la necessità di avere del personale in più!

  8. Sono di Milano, buongiorno.
    Vengo a Procida da 30 anni e i miei genitori ci vivono da 13. Trovo mostruosa la struttura del nuovo pontile aliscafi. E’ altresì vero, come affermano Gigi e Andrea, che non si può sempre essere contrari a senso unico ma una struttura più rispettosa della conformazione originale del Porto, più leggera, magari considerando quella vecchia, sarebbe stata più idonea e , sicuramente, avrebbe sollevato meno dubbi e/o fantasie circa il reale progetto finale…semprechè questo abbia una fine… o un fine… mah… ciao

  9. Si dice che probabilmente il pontile per adesso restera inutilizzato in quanto le ali degli aliscafi potrebbero toccare contro i piloni. Chi volesse visionare il progetto ,e’ visibile dentro il capanno degli attrezzi della ditta costruttrice. In quanto alla rampa di accesso mi piacerebbe conocere il parere della sovraintendenza vista che il progetto e’ sicuramente passato sulle loro scrivanie.Per fortuna che ci sono loro che ci tutelano da strutture orripilanti.( SIC!!!!)

  10. Pare che i lavori al pontile si siano fermati, è vero? Sarà che da alcuni anni, vado giù alla marina solo quando ne sono costretto, cmq ieri sono passato di lì ed ho visto che è tutto fermo, sarà che anche questa grande opera rimarrà così? Per favore chi ne sà di più ci informasse, siamo in molti ad avere questi dubbi-

  11. Pare che i lavori al pontile siano in fase conclusiva.
    A dir il vero la struttura in legno che sormonta la parte iniziale del pontile insieme alle modifiche apportate sembra abbiano prodotto un arricchimento all’intera opera rendendola più snella e nel contempo più accettabile. E’ chiaro che per esprimere un parere più scrupoloso si deve aspettare la completa fine dei lavori, nella speranza che si avrà ancora qualche altra piacevole sorpresa 😉 –

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